La resistenza antimicrobica è un fenomeno allarmante, anche se spesso sottovalutato. Attualmente è responsabile di oltre 700.000 morti all’anno nel mondo, un numero che si stima raggiungerà i 10.000.000 entro il 2050 se non verranno prese le misure necessarie (https://www.who.int/publications/i/item/no-time-to-wait-securing-the-future-from-drug-resistant-infections). Da qui l’urgenza di definire nuovi bersagli e sviluppare nuove classi di molecole ad azione antibiotica.
Il progetto ERASE (DEfeat Antimicrobial Resistance through Iron StArvation in Staphylococcus aurEus) mira ad aprire la strada allo sviluppo di nuovi antibiotici, attivi contro uno dei principali batteri responsabili di infezioni resistenti ai comuni trattamenti.
La strategia che abbiamo scelto di perseguire è quella di “affamare” lo Staphylococcus aureus attaccando l’arsenale molecolare che utilizza per acquisire il ferro, elemento essenziale per la vita e la virulenza del batterio, strappandolo all’emoglobina dell’ospite.
Il progetto richiede l’impegno integrato di microbiologi, biochimici, biofisici e chimici farmaceutici e coinvolge ricercatori delle Università di Parma, Urbino, Torino e della Tuscia, e del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Roma.

PRIN: PROGETTI DI RICERCA DI RILEVANTE INTERESSE NAZIONALE – Bando 2020 Prot. 2020AE3LTA